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Apocalisse Z-I giorni oscuri

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Tra le novità di aprile 2011 della casa editrice Nord c’è l’atteso Apocalisse Z-I giorni oscuri, il seguito di Apocalisse Z, l’apprezzato romanzo nato su internet e scritto da Manel Loureiro. Il libro sarà disponibile in tutte le librerie dal prossimo 14 aprile, insieme a Il sortilegio del corvo di James Barclay.

La trama è avvincente, come nel libro precedente, e la narrazione procede rapida tra situazioni pericolose e colpi di scena che creano tensione. Il libro riprende subito dopo essersi interrotto in Apocalisse Z e le vicende narrate ne I giorni oscuri sono strettamente intrecciate alle precedenti. A chi non ha ancora letto il primo episodio di questa appassionante saga fantasy e vuole scoprire le sue origini, quindi, è consigliabile iniziare dal primo, in modo da avere ben chiare le fasi iniziali della storia.

In sintesi, comunque, in un futuro non molto distante da oggi, il nostro Pianeta e l’umanità intera sono stati sopraffatti da una terribile infezione che ha trasformato gli uomini in zombie assetati di sangue. La civiltà è scomparsa e i sopravvissuti sono rimasti in pochi.

Il protagonista del libro e della saga, è un giovane avvocato trentenne che, prima di mettersi in gioco, ha descritto l’espandersi dell’infezione via internet. Diverse vicende, raccontate nel primo libro, lo hanno portato a uscire allo scoperto, al fine di rintracciare qualche superstite.

Ne I giorni oscuri di Manel Loureiro, il gruppo di cui il protagonista fa parte conta soltanto 4 sopravvissuti: lui; suor Cecilia, una suora anziana e completamente indifesa; Viktor Pritchenko, un coraggioso ucraino, pilota di elicotteri; e Lucia, un’adolescente imprevedibile e spesso impulsiva.

Nel presente della narrazione, all’inizio del libro, i quattro sorvolano l’Africa settentrionale nel tentativo di scoprire tracce di altri possibili sopravvissuti. Ciò che vedono, però, li lascia con poche speranze: il virus sembra essere dilagato ovunque, ormai, decretando la fine dell’intera civiltà.

L’ultima speranza sono le isole Canarie, l’ultimo “punto sicuro”, in base alle notizie ricevute, l’unico luogo in tutto il Pianeta che potrebbe essere stato risparmiato dall’infezione. Armati di tutto il necessario e, soprattutto, di quell’ultima piccola speranza, i quattro giungono a Tenerife: libera dagli zombie, l’isola è afflitta, però, da ben altri problemi.

Al fine di mantenere la sicurezza, infatti, la governa un gruppo di militari che, giorno dopo giorno, devono assolvere al duro compito di preservare l’umanità. La situazione è più grave del previsto e, questa volta, la minaccia non sono gli zombie: gli uomini, infatti, lottano ogni giorno per sopravvivere. Sull’isola ormai, scarseggiano l’acqua, il cibo, i rifornimenti, i medicinali: la situazione, insomma, è critica e i militari stentano a mantenere il controllo.

Ben presto, il gruppo del protagonista è costretto a dividersi: suor Cecilia e la giovanissima Lucia restano “al sicuro” a Tenerife mentre i due uomini, il protagonista e Viktor Pritchenko, sono costretti a partecipare a una pericolosa missione di rifornimento.

Direzione: Madrid, o meglio, ciò che ne resta; il loro compito è quello di recuperare le scorte di medicinali lasciate negli ospedali per portarle sull’isola. Ben presto, i due uomini scoprono che, in una situazione d’emergenza, sono i vivi gli esseri più pericolosi…

Un piccolo estratto de I giorni oscuri, di Manel Loureiro:

Uscii dal bagno barcollando. Non sarei mai riuscito ad abituarmi: ogni volta che uccidevo uno di quegli esseri, pur sapendo che non erano vivi, stavo male. Mi avvicinai all’elicottero trascinando i piedi nella polvere. Mi sentivo stanchissimo ed emotivamente sfinito. Quell’episodio era un compendio della mia esistenza in quel momento.
Un incubo senza fine.


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